lunedì, ottobre 09, 2006

39° anni fa......


oggi cade il il 39° anniversario della morte del fin troppo mitizzato ERNESTO GUEVARA detto il CHE . Quando era vivo, lo chiamavano "rivoluzionario da farmacia", "avventuriero", dopo la sua morte lo hanno rivalutato per trasformarlo nel rivoluzionario buono da contrapporre a quelli cattivi, cioè a quelli che, come lui, hanno provato a fare la rivoluzione. Improvvisamente, qualche anno fa, lo hanno tirato fuori dal limbo della storia, in cui lo avevano collocato, per trasformarlo in un mito da consumare e da sfruttare, adattandolo al gusto di ogni palato. Ne è venuto fuori quanto di più surreale si potesse immaginare: "un James Dean" latino-americano.
Vorrei ricordare questa data citando una canzone di Guccini, ma è veramente lunga, quindi la linko qui.
Ci tengo invece a farvi leggere una delle sue poesie
.

Quando saprai che sono morto
non pronunciare il mio nome
perché si fermerebbe
la morte e il riposo.
Quando saprai che sono morto di
sillabe strane.
Pronuncia fiore, ape,
lagrima, pane, tempesta.
Non lasciare che le tue labbra trovino le mie dieci lettere.
Ho sonno, ho amato, ho
raggiunto il silenzio.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Non riesco ad apriler il link, di che canzone si tratta? Se ci fosse Gigi la saprebbe di sicuro.
Lo sai che sarà a Parma il 17 Novembre? Ciao bacioni a tutti Mara
Uno grosso alla meraviglia

Anonimo ha detto...

hasta la vittoria siempre

Anonimo ha detto...

bellissima anche una canzone di Branduardi tratta da una lettera di Guevara alla famiglia. Davvero toccante.
Hasta la victoria!

Scribacchini ha detto...

Ebbravo Teo!Questa volta non posso davvero prenderti in giro.
Hasta la victoria!
Remy

violacea ha detto...

Ciao Berso, che bel post,la poesia è meravigliosa, ho letto diversi libri del Che, ma questa poesia mai.
Un bacito e hasta luego!

Unknown ha detto...

PEPPEREPEEEEE!!!!!!!
E' TORNATA VIOLA! son contento di risentirti!