martedì, settembre 29, 2009

un po' di tradizione.....RANE FRITTE.

Molti di voi storceranno il naso, ma questo è un piatto di grande tradizione nella mia zona, vista la vicinanza al Grande fiume e al Parma.
D'estate spopolano nelle sagre e nei ristoranti e anch'io non sono da meno.
Prendo le rane e le passo nella farina di riso, poi le immergo nell'albume leggermente sbattuto e in seguito in pan grattato aromatizzato con aglio.
Le lascio immerse nel pane almeno una decina di minuti in modo che si gonfi e compatti la panatura.
Friggo poi in abbondante olio a 170°. Faccio scolare su di una griglia e servo con rosmarino fresco.
La tradizione ha un sapore ineguagliabile.

lunedì, settembre 21, 2009

E' sempre più difficile....



Ultimamente si sta facendo molto difficile l'impresa di fare da mangiare.....
Un sacco di intolleranze reali o presunte, clienti viziati che hanno una sorta di razzismo culinario verso alcuni alimenti, l'inconcepibile presunzione che sia "fatto come una volta" o " come faceva la mia nonna".
Palati assuefatti al Mc Donald che non riconoscono la differenza tra una fava e un pisello.
Tutti o quasi si sentono in obbligo di consigliare, giudicare, porre veto.
Ci vorrebbero il pane divertente, la rucola più dolce, la selvaggina che sa di pollo....mah.
Stamane, facendo la spesa nel mio negozio di paese, dove il bottegaio è li tutti i giorni da 50 anni, si chiacchierava di alimenti e lui ( che si chiama Sincero, il che è una sicurezza) m'ha detto una frase bellissima, mentre si disquisiva di banane leggermente "tigrate", buonissime, che farà fatica a vendere perchè non perfettamente gialle.....
"Sèt Matteo cò l'é al problema..... na volta la genta, quanda la gnèva in negosi e la dmandèva dj bescòt, l'era parché la ghèva voja ad magnèr dj bescòt.... adésa.....l'é dvintè dificil dèr da magnèr a chi ga mia fama!"

lunedì, settembre 14, 2009

Anguilla in carpione con mela verde e tagliolini di frittata

Di recente mi è venuta la voglia di riprendere delle vecchie ricette di mia nonna e cercare di ripeterle,
Ho sempre mangiato in casa ciò che il grande fiume ci donava, tra cui il pesce gatto e l'anguilla.
Ho sempre preferito l'anguilla al pesce gatto e ne ho un ricordo associato alle domeniche dopo la partita di calcio.
Sentivo il profumo dell'aceto e vedevo mia nonna montare col cucchiaio le uova in una ciotola, appena prime di unirvi il parmigiano.
Da questi ricordi ne è nata L'ANGUILLA IN CARPIONE CON MELA VERDE E TAGLIOLINI DI FRITTATA.
Una volta pulita l'anguilla, circa 1 kg, la sciacquo bene e la taglio a pezzetti; la metto in una ciotola e la insaporo con foglie di basilico, poca scorza di limone e pepe. Niente sale, lo metteremo dopo; riposerà per un'oretta in frigo.
Nel frattempo preparo una cipolla bianca a julienne ed uno spicchio d'aglio tritato finemente.
Metto un filo d'olio EVO in una padella e li faccio appassire lentamente, bagnando poco con vino bianco, saltuariamente; aggiusto di sale e faccio raffreddare.
A parte trito un cucchiaio di prezzemolo.
Ora scaldo abbondante olio per friggere e lo porto a 170°.
Infarino i tocchetti di anguilla e li friggo senza farli dorare troppo. Li sgocciolo, li salo e li faccio raffreddare.
Una volta che gli ingredienti saranno freddi, assemblo in una ciotola capiente e spruzzo con aceto bianco (circa 4 cucchiai), metto a filo olio Evo fino a coprire ed infine unisco il prezzemolo.
Se avete la possibiità di conservarlo sotto vuoto, mettetelo nel sacchetto e lasciate in concia almeno 2 giorni.
A questo punto ho pelato a vivo 4 pomodori maturi e ne ho ricavato una concassé. Ho pelato una mela verde e l'ho tagliata a cubi della stessa dimensione del pomodoro e li ho uniti.
Li condisco con sale, pepe, olio all'aglio e foglie di basilico intere; anche questo dovrà marinare minimo una notte.
Per i tagliolini di frittata, mi sono limitato a sbattere un uovo con un pizzico di sale ed un filo d'olio e cuocerla in una padella in ferro; dovrà rimanere sottile.
Una volta fredda si potrà tagliare comodamente.
Con un po' di valeriana a farne da letto....fine della ricetta.